Assobim spiega come la tecnologia GPT AI può creare un sistema in cui le query in linguaggio naturale possono interagire con il modello BIM.
Il Building Information Modeling è stato e continua ad essere senza dubbio un punto di svolta per la progettazione e la gestione degli edifici. Ma c’è un modo per rendere le sue complesse informazioni più facili da usare? La risposta potrebbe essere l’intelligenza artificiale.
Nel mondo attuale la gestione degli edifici evidenzia un bisogno crescente di informazioni precise e facilmente accessibili. E, in questa ottica, proprio il BIM ha cambiato radicalmente il panorama di questo articolato ambito di attività, grazie alla sua capacità di fornire una ricca rappresentazione digitale degli aspetti fisici e funzionali di un edificio.
Per renderli più fruibili un interessante percorso sperimentale sta utilizzando una particolare declinazione della AI, il Generative Pre-training Transformer (GPT). Se la comprensione del patrimonio informativo BIM può infatti sembrare eccessivamente difficile per le figure non tecniche, ad esempio i responsabili delle strutture o i proprietari di edifici, la sua integrazione con GPT AI può colmare questa lacuna creando un sistema in cui le query in linguaggio naturale possono essere utilizzate per interagire con il modello BIM.
Questa integrazione non è tuttavia semplice. Fornire un intero modello BIM, spesso strutturato come un lungo file JSON (JavaScript Object Notation), direttamente a GPT non sarebbe solo costoso, ma anche poco pratico a causa dei limiti dell’intelligenza artificiale. Inoltre, GPT potrebbe non capire cosa rappresentano i diversi elementi essendo addestrato principalmente su contenuti testuali.
Per superare queste sfide è stato proposto un approccio AI a due livelli. Il primo livello coinvolge GPT AI, che eccelle nell’interpretare l’intento dell’utente dalla sua query. Ad esempio, se un utente chiede: “Dov’è il sistema di prelievo dell’aria di ricircolo?”, GPT AI interpreta questa richiesta come volontà di evidenziare nel modello BIM tutti gli elementi legati a tale sistema. Il secondo livello coinvolge invece una AI diversa, specificamente addestrata per interagire con i modelli BIM, che prende la richiesta interpretata da GPT AI ed esegue l’interrogazione effettiva sul modello BIM, garantendo un recupero dei dati accurato ed efficace.
Il potenziale della AI nella gestione degli edifici va tuttavia oltre la semplice interazione diretta con i modelli BIM. La gestione e manutenzione degli edifici comporta infatti l’utilizzo di numerose procedure, manuali e istruzioni, che possono essere gestite in modo più efficiente utilizzando l’intelligenza artificiale durante l’interrogazione del modello BIM.
Tuttavia, poiché GPT AI non viene continuamente aggiornato non può fornire risposte a domande su dati o dati specifici dell’edificio introdotti dopo una certa data. Inoltre, l’aggiornamento costante della AI con le opportune informazioni richiede tempo e denaro. Tecnologie emergenti come gli embedding e i database vettoriali offrono una soluzione a queste sfide.
Gli incorporamenti sono un modo per rappresentare i dati, un potente strumento che converte il testo in vettori numerici creando essenzialmente una rappresentazione matematica dei dati, catturando le relazioni tra diverse parole o frasi e rappresentando documenti complessi e i relativi metadati in una forma più semplice. I database vettoriali, d’altra parte, consentono una ricerca efficiente di questi incorporamenti.
L’applicazione di queste tecnologie alla gestione degli edifici può convertire tutti i documenti e le istruzioni dell’edificio in forma vettoriale e memorizzarli in un database vettoriale. Ciò consente a GPT AI di eseguire ricerche rapide ed efficienti, fornendo informazioni accurate e pertinenti su richiesta.
